Presentazione Piattaforma Salute Mentale: Quale ruolo per gli Utenti?

di Luca Atzori

Si è svolto il giorno 4 aprile, presso la Casa della Cultura di Firenze, il convegno di presentazione della Piattaforma della Salute Mentale Nazionale.

Il primo intervento è stato quello dell’assessore al Welfare (del Comune di Firenze) Sara Fularo che ha espresso i punti su cui intende focalizzarsi, ovvero dare centralità alla prevenzione, unire le due consulte presenti nella città per creare un organismo unico che possa determinare i bisogni complessivi della persona e favorire atti di sensibilizzazione ed educazione nelle scuole intorno alle tematiche della lotta allo stigma e al dialogo fra le parti.

E’ intervenuto poi Franco Scarpa, in vece del direttore sanitario di Firenze che ha specificato l’importanza degli interventi sui meccanismi di creazione di misure coattive che verranno eseguite nelle nuove strutture REMS.

Alva Finn ha poi raccontato in cosa consiste il Mental Health Europe specificando che si tratta di una piattaforma europea che comprende 73 membri in 30 paesi europei, non riceve finanziamenti dalle case farmaceutiche, promuove i diritti umani fondati sulla Recovery, auspica a una riforma del Sistema di Salute Mentale, tematizza una maggiore importanza degli approcci psicosociali rispetto a quelli biomedici, e mantiene rapporti con le Nazioni Unite.

Ha poi specificato, lo psichiatra Pino Pini, l’importanza di considerare criticamente il DSM che dal 1980 ha perso radicalmente l’attenzione verso la sfera soggettiva, nel tentativo di raggiungere un’oggettività che si mostra conflittuale con le questioni legate alla sofferenza psichiatrica.

Marco D’Alema ha poi ribadito l’importanza di superare le mitologie degli strumenti farmacologici, per applicare una totale revisione della psichiatria, estendere l’Empowerment a ogni cittadino e valorizzare progetti internazionali di valutazione della qualità (non nel senso comunemente inteso nei termini del marketing).

L’intervento degli utenti è stato posizionato al fondo del convegno, fatto che ha suscitato da parte di Riccardo Silvestri, presidente della Rete Toscana, un intervento polemico che ha generato discussioni accese  all’interno della sala.

L’intervento mio si è dunque focalizzato sull’importanza di accogliere il conflitto che proviene da parte degli utenti, in quanto la piattaforma non deve utilizzare le istanze che vengono proposte per determinare un’élite medica che non tenga conto dei bisogni che provengono dal basso della cittadinanza composta in particolare da famigliari e utenti. La piattaforma deve servire a rendere organiche le parti che costituiscono le rispettive identità facenti riferimento ai rispettivi coordinamenti.

C’è da temere che le questioni legate all’influenza politica che un coordinamento come quello degli utenti può avere, continuino ad essere marginali e strumentali. Infatti non è stato ancora ben definito il ruolo che dovrebbe assumere il facilitatore sociale. Da che parte dovrebbe stare? Quale posizione prende rispetto al sistema sanitario? decide di essergli subordinato (come nel caso di Trento, e della proposta di legge 181 o 2233) oppure auspica  un’indipendenza dalla psichiatria e la possibilità che gli utenti possano assumere ruolo trasformativo all’interno del tessuto sociale, acquisendo dunque maggiore potere contrattuale?

Questo non è chiaro. La piattaforma deve chiarire bene questi punti per far si che non diventino preponderanti le questioni legate a scissioni interne, dovute spesso alla mancanza di una tutela ufficiale che determini obiettivi comuni (situazioni dovute alla malafede dei vari non-detti).

La presa di posizione è chiara, il Coordinamento non vuole diventare ancella dei Partiti Politici che usano le istanze mosse dal sociale per valorizzare la facciata che intendono curare. L’utente non è il valore aggiunto alla proposta di marketing utile a ricevere finanziamenti dall’Europa. Il ruolo dei protagonisti della Salute Mentale è centrale. La leva deve assolutamente spostarsi dalla posizione dei professionisti a quella dei cittadini.

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